Dove ammirare le 7 cascate ghiacciate più spettacolari in Italia durante l’inverno

Quando il freddo punge e le temperature restano sotto zero a lungo, diverse vallate alpine si coprono di ghiaccio che conquista gli occhi di trekker e appassionati. Acqua impetuosa d’estate, ora muta in enormi panneggi freddi, formati da un gioco di clima e terreno. Ma non tutte le cascate si arrendono al gelo totale: serve una precisa combinazione. Poca luce solare, gelo stabile, conformazioni rocciose particolari. Così nascono i musei naturali di ghiaccio, soprattutto nell’arco alpino italiano. L’inverno fa il resto, regalando paesaggi unici, capaci di incantare chi cerca natura e fotografia sotto zero.

Le cascate trasformate dal gelo in spettacoli naturali

Chiunque abbia visto la Cascata di Nardis in Trentino-Alto Adige conosce il suo fascino senza tempo. Nel Parco Naturale Adamello-Brenta, con una caduta superiore a 130 metri, è spettacolare pure d’estate. Ma d’inverno? Si ricopre di uno spesso strato di ghiaccio, formando un muro solido e verticale. I protagonisti? Temperature fredde che durano e un’esposizione al sole ridotta al minimo. Il risultato sorprende: un paesaggio che incanta, perfetto per gli ice-climber, quelli che affrontano il ghiaccio con corde e piccozze.

Non lontano, in Valle d’Aosta, la Cascata dell’Acheronte, alta oltre 1900 metri in Valnontey, sfida il freddo senza sosta. L’acqua, incanalata tra rocce ripide, si trasforma quasi in un’unica grande lingua di ghiaccio, compatta e robusta. Si raggiunge in circa un’ora e mezza, una passeggiata alla portata di molti. Ecco un luogo che parla al cuore di chi ama la montagna d’inverno, dove natura e sport si sfiorano con delicatezza e energia.

Dove ammirare le 7 cascate ghiacciate più spettacolari in Italia durante l’inverno
Valle alpina con un percorso delimitato da staccionate in legno. Sullo sfondo si notano case e montagne parzialmente innevate. – abbaziasantamaria.it

Altri angoli d’Italia dove il ghiaccio crea forme da esplorare

A Livigno, in Lombardia, la Candela delle Meraviglie non passa inosservata. Questa colonna di ghiaccio – una delle più impressionanti delle Alpi Centrali – sembra sospesa nel vuoto, assai trasparente e leggera allo sguardo. Le temperature rigide assicurano al ghiaccio una lunga vita stagionale, richiamando sempre più ice-climber negli ultimi tempi. Segno che la passione per l’inverno vero attraversa tutta l’Italia, senza distinzioni.

In Trentino, la Val Daone vanta oltre 140 cascate ghiacciate durante la stagione fredda. Tra queste, spicca il Sogno del Gran Scozzese, raggiungibile con una semplicissima escursione dal Lago di Malga Boazzo. È un’area poco turistica, quasi nascosta, ma colma di fascino per chi cerca quiete e magnificenza del ghiaccio. Appare come un raro teatro naturale, perfetto per ammirare come la forza del freddo modella il paesaggio alpino, offrendo anche spunti per sport d’alta quota.

Non lontano, nella Valbione vicino a Ponte di Legno, le cascate ghiacciate creano pareti spettacolari. Si possono vedere dal sentiero lungo circa cinque chilometri, accessibile pure a chi non è esperto. Aspetto non da poco, vero? Nomi come Flusso e Candelotta raccontano storie di appassionati e di un legame stretto tra natura e arrampicata su ghiaccio.

Spostandoci in Piemonte, la Cascata del Diedro in Val Formazza si staglia imponente su una gigantesca parete ghiacciata a circa 1300 metri di quota, poco distante da Chiesa. Chi passa sulla strada può osservarla, un dono visivo che fa bene agli occhi: il volto d’inverno della montagna, che cambia completamente aspetto grazie al potere del gelo.

Infine, le Cascate di Vallesinella in Val Rendena, vicino a Madonna di Campiglio, accolgono visitatori in ogni stagione, ma la magia invernale fa impazzire. Stalattiti di cristallo che sembrano sculture fragili avvolgono le cascate. Per arrivarci servono circa cinque chilometri di cammino e spesso anche racchette da neve, specie quando il freddo è pungente – e non è poco. Un’esperienza capace di immergere davvero nella potenza e nella trasformazione del paesaggio alpino quando arrivano i mesi più rigidi.

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