PROROGATA FINO AL 25 LUGLIO!

Le immagini naturalistiche di Fulvio Beltrando e gli scatti raccolti nel libro Il belViso, la montagna che guarda gli uomini ci erano già note e quando due anni fa è stato chiesto all’associazione culturale Anno mille di far parte del progetto di mostra, con gioia abbiamo aderito. Purtroppo poi, a causa della pandemia, la mostra, così come tutte le attività culturali programmate al complesso abbaziale si sono fermate: non abbiamo potuto organizzare nulla di quanto sempre realizzato, ma non ci siamo scoraggiati ed eccoci qui nel 2021 a proporre il Re di Pietra attraverso le suggestioni di Beltrando. Siamo orgogliosi che sia la nostra Associazione ad inaugurare il progetto, esponendo le fotografie del Monviso e del suo habitat naturale, nelle suggestive salette dell’ex-monastero dell’Abbazia di Santa Maria di Cavour, posta ai piedi della Rocca dietro la quale il Monviso fa capolino in tutta la sua naturale bellezza. In questi anni di gestione del sito cavourese, l’Arte e l’Archeologia sono state protagoniste con numerose mostre temporanee, valore aggiunto per il complesso abbaziale che ha portato a Cavour artisti locali, nazionali e internazionali, promuovendolo presso un vasto pubblico.

Nelle immagini del fotografo il Monviso è restituito in tutte le prospettive e colori, al tramonto, con la neve, immerso nelle nubi… sempre diverso, ma sempre lui, con la sua vegetazione ed i suoi abitanti che lo animano e lo rendono unico e inconfondibile. Questa mostra accompagnerà la riapertura del complesso dopo questo lungo inverno e con essa sarà un rifiorire di eventi ed iniziative che accompagneranno i visitatori alla (ri)scoperta dell’Abbazia di Santa Maria e del Museo archeologico di Caburrum.

Il belVISO è un progetto espositivo itinerante che racconta la bellezza di una montagna speciale e simbolica: il Monviso. Il Re di Pietra un monumento della natura, un’immagine nella quale riconoscere i segni visibili dei cambiamenti, per la costruzione di memorie che valorizzano e tutelano un bene tanto comune, quanto prezioso, come quello della montagna. Interrogarsi su un’icona come il Monviso, una piramide naturale ricca di valori simbolici, ci dimostra in quanti modi l’uomo può inscrivere se stesso nell’ambiente circostante e perdersi nella vastità della natura per ritrovarsi. Le fotografie sono la testimonianza di un viaggio alla ricerca della luce, colta dall’alba al tramonto, che fa sollevare gli occhi per vedere oltre la distesa del quotidiano, modificando la nostra postura fisica e attuando un cambiamento che da terra ci spinge verso il cielo, mutando così il modo di pensare come “guardare”. Un’eco prospettica, una trigonometria del quotidiano, poiché la montagna che sempre vedi o intravedi laggiù, in fondo alla pianura come un becco che sovrasta la schiena delle Alpi Cozie, è anche la montagna che sempre ti insegue e ti ricolloca: nello spazio e nel tempo.

Visitare la mostra significa attivare un’esperienza, capace di suggerire di per sé un’emozione spirituale ed estetica. Le immagini infatti sono un invito ad alzare lo sguardo per ampliare la veduta e ammirare il Monviso, nella vastità del cielo, tra le nuvole ovattate, vedere le rocce in tutta la loro plasticità, le distese di prati che, come coperte, cambiano colore a seconda delle stagioni, scoprire i laghi e i percorsi d’acqua, i ghiacci, gli alberi, l’orizzonte, gli animali e gli uomini, segni in continuo mutamento di quella meraviglia che è la natura. Il progetto, rispondendo al grande interesse suscitato intorno al Monviso, vuole compiere un viaggio lento e lungo, un cammino alla ricerca della bellezza, che continuerà nel tempo incontrando altri luoghi del territorio piemontese, arricchendosi di nuove immagini e valicando anche le Alpi alla ricerca di confronti internazionali.

A cura di Bruna Genovesio

Inaugurazione
Sabato 5 Giugno, ore 18:30
A seguire proiezione della Multivisione a cura di Fulvio Beltrando

Apertura al pubblico
6 Giugno 2021 – 4 Luglio 2021

Orario
Sabato e Domenica 15-18

Info e prenotazioni
dal Lunedì al Venerdì dalle 9 alle 12, 334/9774348 – 342/7615830
e-mail: lab@abbaziasantamaria.it

Mostra realizzata da

Con il patrocinio di
procavour

Con il supporto di

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