Aliquota IVA 2024 applicabile ai dispositivi medici oftalmici: cosa cambia nei costi per la cura

Nel continuo dibattito che anima molte farmacie e negozi specializzati, una domanda torna spesso: quale aliquota IVA applicare ai dispositivi medici oftalmici, come spray e gocce oculari? La questione fiscale può sembrare complessa, ma interessa non solo chi produce o distribuisce questi articoli, bensì anche rivenditori e consumatori. Capire bene quale regime applicare evita errori contabili, che possono trasformarsi in sanzioni – e questo in un mercato in continua crescita non è da sottovalutare.

La differenza sta nella classificazione doganale dei prodotti, spesso ignorata, ma davvero decisiva per l’aliquota IVA corretta. Negli ultimi tempi – con l’aumento di dispositivi digitali e disturbi visivi associati – l’uso dei prodotti oftalmici è cresciuto molto. Ecco perché servono indicazioni più precise sul piano fiscale, per evitare confusione.

La classificazione che decide l’aliquota

Spray e gocce oculari vedono l’aliquota IVA decisa soprattutto dalla loro collocazione nella nomenclatura doganale. Dopo diverse verifiche, è emerso che si tratta di prodotti molto simili ai farmaci, classificati come medicamenti preparati per scopi terapeutici o profilattici. Questo posizionamento garantisce l’applicazione di un’aliquota IVA ridotta del 10%, invece della normale.

Per essere più precisi, la voce 3004 della Nomenclatura combinata riguarda i medicinali confezionati per la vendita al dettaglio. Il codice NC 3004 90 00 si riferisce esattamente ai dispositivi oftalmici in questione. Chi lavora nei centri grandi, magari, non coglie del tutto l’importanza di questa distinzione – e invece è cruciale per l’applicazione corretta della normativa fiscale.

La legge di bilancio del 2019 ha chiarito che l’agevolazione include anche i dispositivi medici fatti con sostanze comunemente impiegate nella prevenzione e cura di malattie, quando rientrano nella categoria 3004. Una conferma importante, che ha reso più uniforme e sicura la possibilità di applicare l’aliquota ridotta a prodotti assimilabili a quelli già contemplati.

Aliquota IVA 2024 applicabile ai dispositivi medici oftalmici: cosa cambia nei costi per la cura
Aliquota IVA 2024 applicabile ai dispositivi medici oftalmici: cosa cambia nei costi per la cura – abbaziasantamaria.it

Le formulazioni e l’uso che giustificano l’agevolazione

I prodotti oculari coinvolti presentano soluzioni con proprietà lubrificanti, idratanti e protettive: ingredienti come acido ialuronico, sodio ialuronato, liposomi, ed estratti vegetali tipo mirtillo, aloe vera e ginkgo biloba sono spesso presenti. Sono utili a prevenire e curare la sindrome dell’occhio secco, migliorando la stabilità del film lacrimale oltre a alleviare irritazioni e affaticamento visivo.

Nel periodo invernale – quando l’aria diventa secca e il riscaldamento artificiale peggiora la situazione – aumentano i problemi oculari. Molti, specie chi passa molte ore davanti a schermi di pc, smartphone o altri device digitali, lamentano affaticamento e fastidio agli occhi. Queste soluzioni sono compatibili con l’uso di lenti a contatto, e spesso indicate anche per occhi particolarmente sensibili, ampliandone l’impiego quotidiano.

Da qualche anno, la certezza di poter usare l’aliquota IVA agevolata su questi prodotti è un sollievo per chi li produce e vende. In un mercato che cresce senza sosta, questo chiarimento offre una sicurezza fiscale non da poco.

Le implicazioni per il mercato e il consumatore finale

Applicare il 10% di IVA sui dispositivi medici oftalmici fornisce un punto di riferimento stabile, dalla produzione alla vendita, fino al cliente finale. È un fatto concreto, specie in alcune regioni d’Italia dove i prodotti per la cura degli occhi hanno trovato un mercato consolidato – e in espansione.

Una legge chiara, senza zone d’ombra, aiuta a stabilizzare il settore. Si abbassano le incertezze e si agevola la gestione fiscale di prodotti ormai indispensabili per tanti. La gente che usa spesso il computer o che ha occhi sensibili trova in questa gamma articoli efficaci e fiscalmente agevolati, che influenzano pure le scelte d’acquisto e la quotidiana prevenzione.

Negli ultimi tempi, lo stile di vita moderno porta con sé nuove esigenze: l’attenzione al benessere visivo cresce. Di qui l’urgenza di norme – anche fiscali – che si adattino senza troppi intoppi. Ambiguità? Da evitare, perché rallentano la diffusione o fanno lievitare i costi. È un dettaglio non da poco, considerando che aumentano consapevolezza e attenzione verso la salute degli occhi e l’impatto della tecnologia: disporre di regole chiare diventa un vero vantaggio, sia sul piano economico che di tutela per gli utenti.

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