Bollo auto 2026: esenzione per legge 104, requisiti e novità da conoscere per ottenerla

In Italia, ogni anno, tantissime famiglie si trovano a dover affrontare un percorso lungo e spesso complicato per ottenere le agevolazioni fiscali destinate ai disabili. Tra queste, l’esenzione dal bollo auto rappresenta un aiuto concreto per far fronte ai costi della mobilità. Per il 2026 questa possibilità non è cambiata, ma attenzione: non si ottiene senza sforzi. Bisogna rispettare scadenze precise e seguire dei passaggi burocratici obbligati. E chi si avvicina a questi temi si accorge subito che la normativa è intricata, specie in alcune zone d’Italia.

Il motivo dietro la persistenza di questa agevolazione? Il bollo auto pesa parecchio sulle tasche, soprattutto di famiglie con persone disabili. E questo, diciamo, si nota ancora di più al Centro e al Sud, dove le regole regionali cambiano e l’imposta si fa sentire più forte sul bilancio familiare. Ecco perché chi ha diritto deve stare attento a rispettare tempi e procedure, così da non perdere un beneficio che può davvero alleggerire la quotidianità.

Come funziona la richiesta per l’esenzione e i requisiti necessari

Contrariamente a quanto si pensi, l’esenzione dal bollo auto non scatta automaticamente. Occorre presentare una vera e propria domanda ufficiale agli enti locali, che dimostri la situazione personale e che si rientri davvero nei criteri di legge. Se tutto va a buon fine, il vantaggio si rinnova da sé negli anni successivi — salvo cambiamenti normativi o variazioni personali.

Riguardo a chi deve fare domanda per il 2026, il criterio è semplice: chi ha già l’esenzione non deve rifarla, mentre i nuovi devono presentare la richiesta entro novanta giorni dalla scadenza del bollo ordinario. Superata questa finestra, si perde il diritto e si paga l’intero tributo.

Attenzione, poi, ai limiti tecnici del veicolo: l’esenzione vale solo per auto con particolari caratteristiche. Le auto a benzina devono restare entro 2.000 centimetri cubici di cilindrata; per quelle diesel o ibride il tetto si alza a 2.800. Nel caso delle vetture elettriche, il parametro da osservare è la potenza, che non deve superare i 150 kilowatt.

Altro dettaglio non da poco: l’agevolazione riguarda un solo veicolo per nucleo familiare, intestato alla persona con disabilità o a un suo familiare fiscalmente a carico. In pratica, evita che più esenzioni si accumulino all’interno della stessa famiglia.

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Bollo auto 2026: esenzione per legge 104, requisiti e novità da conoscere per ottenerla
Il simbolo internazionale di accessibilità su asfalto, icona delle agevolazioni per disabili in tema di mobilità e bollo auto. – abbaziasantamaria.it

Dove e quando presentare la domanda in base alla regione di residenza

Il bollo auto è una tassa regionale e quindi la gestione delle esenzioni spetta ai diversi enti locali. La domanda deve essere inoltrata all’ufficio competente nella zona di residenza del richiedente, e non tutte le Regioni si comportano allo stesso modo.

Non raramente, in alcune zone – come certe città del Nord – è possibile affidarsi a intermediari, ad esempio l’Automobile Club d’Italia, che snelliscono la procedura. Ma tali servizi non sono ovunque disponibili, per cui conviene informarsi prima di procedere.

Fra le info più importanti da fornire c’è la targa del mezzo, perché l’esenzione si lega proprio al veicolo, non genericamente alla persona. Piccola postilla: la domanda va consegnata entro 90 giorni dalla scadenza del bollo, superati i quali scattano sanzioni o riscossioni forzate.

Negli ultimi tempi molte Regioni hanno stretto i controlli, facendo più verifiche e inviando comunicazioni direttamente ai contribuenti disabili. In alcune città questa attenzione è aumentata, con il chiaro intento di evitare ritardi e abusi, garantendo la corretta assegnazione del beneficio.

Spostare l’esenzione su un nuovo veicolo: regole e tempi da rispettare

Un dettaglio spesso ignorato: è possibile trasferire l’esenzione su un altro veicolo, se quello vecchio viene venduto o non si può più usare. Ma non subito: la normativa impone di aspettare almeno quattro anni dall’ultima concessione dell’agevolazione prima di poterla spostare.

Il nuovo mezzo, sia nuovo che usato, deve essere intestato sempre alla persona con disabilità o a un familiare fiscalmente a carico. Prima di comprare, bisogna cancellare ufficialmente il vecchio veicolo al Pubblico Registro Automobilistico. Poi, l’intera procedura va completata entro un mese, altro modo per non perdere il diritto.

Chiaramente, questa regola – forse un po’ severa – vuole evitare abusi e mantenere tutto sotto controllo. Però, insomma, può creare qualche problema nelle situazioni in cui serve cambiare l’auto in fretta, per la sicurezza o l’assistenza.

Alla fine, per il 2026 l’esenzione dal bollo auto continua a essere un sostegno tangibile per chi convive con una disabilità. Il trucco sta nel conoscere bene leggi, tempi e modalità. Solo così si possono evitare scocciature e mantenere attivo un supporto fondamentale nella vita di tutti i giorni.

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