Nel territorio compreso tra Saluzzo e Pinerolo si erge inaspettatamente dalla pianura la Rocca di Cavour, un affioramento che occupa 47 ettari di superficie. Si tratta di un’area di notevole interesse naturalistico con una situazione geologica di rilievo e caratterizzata da una lunga storia, abitata da piccoli mammiferi e da una ricca avifauna, oltre che da una flora di particolare importanza. La collina è ricoperta per l’80% da boschi, in parte cedui e in parte ad alto fusto, di castagno e da popolamenti sparsi di betulla, roverella robinia, pioppi, querce e alte sequoie.  L’erbario della riserva comprende oltre 350 specie spontanee. La Regione Piemonte fin dal 1980 ha salvaguardato la Rocca, ora Riserva Naturale Speciale sulla quale sono state riconosciute tracce di frequentazione risalenti al Neolitico ed importanti attestazioni di arte rupestre, quali incisioni ed un eccezionale esempio di pittura preistorica su roccia, e dove si individuano cospicui resti di strutture medievali, indizi certi di un’inequivocabile e significativa continuità insediativa fino al giorno d’oggi.